Ormai la berlina 5 posti, con un taglio del tetto che ricorda da vicino la più
classica coupé, è un tassello immancabile, cui nemmeno Renault ha potuto
sottrarsi, ed ecco che alla 5 porte e alla Sporter la casa francese aggiunge la
grand coupé, cioè la variante a quattro porte: lunga 4 metri e 63, riprende il
frontale “di famiglia”, sbocciando in un profilo più sportivo e, perché no, anche
molto elegante, imputabile alla linea discendente del tetto verso la coda e al
lunotto assai inclinato. Ecco perché Grand Coupé, un modo elegante ed
eslcusivo per ravvivare il fascino di una comoda berlina dall’abitacolo
accogliente (la distanza fra il centro delle ruote anteriori e posteriori è
maggiore che nella cinque porte) e un baule generoso, che parte da 550 litri.
In vendita dalla prossima primavera, avrà motori benzina e diesel, con una
famiglia più o meno uguale a quelle delle altre versioni di carrozzeria delle
Mégane, e cambi manuali o automatici, ecco spuntare una ulteriore soluzione
per il nuovo EDC. Fra le dotazioni, i fari bi-led, la frenata automatica
d’emergenza e la visualizzazione dei segnali stradali nel cruscotto, oltre ai
sedili con funzione massaggio e al tetto apribile panoramico in cristallo.
Un breve giro di prova ha mostrato subito le doti dinamiche di un modello
peraltro collaudato già da tempo nelle altre versioni: agile e ben aggrappata al
terreno, la nuova Grand Coupé evidenzia uno sterzo preciso e il cambio
meccanico rapido ben manovrabile. Il 1.500 turbodiesel da 110 cavalli non
lascia molto spazio all’inventiva di chi voglia prestazioni al limite, ma i consumi
sono quasi inesistenti e la silenziosità a bordo buone, salvo per qualche fruscio
aerodinamico a velocità elevate. Renault, insomma, anche questa volta ha
fatto centro, con un modello che fa della line auno suoi punti forti, mentre non
smentisce la funzionalità tipica di un costruttore generalista, abituato a
produrre auto razionali e in grado di soddisfare le esigenze quotidiane di un
nucleo familiare.