Per una volta la nostra prova ha voluto mettere in evidenza le qualità di un
componente più e prima di quelle della vettura stessa. La Renault Mégane,
infatti, l’abbiamo provata nel modo più abituale per voi nella versione station
wagon, mentre questa berlina, mossa sempre dal diesel di un litro e mezzo e
con 110 cavalli di potenza, propone un cambio automatico EDC (efficient dual
clutch, cioè doppia frizione efficiente), che cambia la vita a bordo.
Il cambio EDC ha fatto la sua comparsa nel 2010 per arricchire, con la
trasmissione automatica a doppia frizione, la famiglia Mégane. Il primo EDC
venne realizzato con tecnologia doppia frizione a secco, 6 marce, con frizione e
sincronizzatori pilotati da attuatori elettrici azionati da una centralina di
gestione, e la centralina del cambio – posta al di fuori della scatola del cambio
stesso – che controllava i due motori elettrici che gestivano il movimento delle
leve per innesto e disinnesto delle frizioni, in modo alternato.
L’evoluzione nel tempo ci porta alla nostra Mégane e alla nuova versione
dell’automatico montato da Renault (anche sulla più nuova Talisman), con una
frizione multidisco in bagno d’olio concentrica, soluzione che ha premesso un
ridimensionamento del cambio e una riduzione di pesi e volumi.
Sia come sia, dall’abitacolo tutta questa tecnica non serve nemmeno
conoscerla a fondo, l’importante è che il cambio salga o scenda di rapporto
dolcemente, infatti è proprio il comfort il primo motivo di acquisto che vede
passare all’automatico gli affezionati a quello manuale. E il cambio automatico
lo si prova la prima volta, poi non si accetta più di abbandonarlo, è troppo
comodo.
Via il pedale della frizione e la leva da azionare con frequenza, una
seccatura nel traffico cittadino, beneficiando anche della funzione “rampage”, il
trascinamento al rilascio del freno che permette all’auto di avanzare senza
sfiorare il pedale acceleratore, acquisendo un nuovo motivo di gioia di vita
nelle continue soste e ripartenze nel traffico come nelle manovre di
parcheggio. Il cambio EDC, inoltre, funge anche da assistenza alla partenza in
salita, impedendo al veicolo di scivolare all’indietro.
Comodo e sicuro – permette di non staccare mai le mani dal volante, e di non
rischiare di innestare una marcia sbagliata – l’automatico moderno è nato in
Formula Uno nel 1989 e oggi ha raggiunto un grado di perfezione tale da
reagire in tempi più brevi di quelli necessari ad un buon guidatore con il
cambio manuale. Se non ci credete provate a chiedere ad un pilota che abbia
corso con un’auto equipaggiata col sequenziale….
Quanto a prestazioni, infatti, il cambio EDC garantisce una elevata reattività
selezionando la leva sulla posizione sequenziale, ma può agire anche in
posizione Drive con tempi di reazione sempre brevi, adattandosi allo stile di
guida del conducente grazie ad una funzione adattiva integrata nel cambio
stesso e all’aggiunta, tutta di Renault, del sistema Multi Sense, che offre la
selezione tra le posizioni comfort, eco, sport o perfino personalizzabile, in
modo da crearsi un’auto che reagisca “su misura” per i gusti del guidatore.
E noi siamo profondamente convinti che nei cambi automatici di oggi si
costruisce il futuro del pianeta auto.