In origine l’uomo si serviva degli animali per i lavori più pesanti, dai cavalli ai buoi e agli asini,
ma il trionfo della meccanica era in agguato, dietro ad un’idea che stava per nascere, e quell’idea si sarebbe chiamata Unimog.
Il prototipo vide la luce 70 anni fa, rivoluzionando la situazione contemporanea dei trattori agricoli,
infatti all’inizio era un trattore a cabina avanzata. Ben presto però la polivalenza di Unimog ne fece un jolly che tutti volevano, eserciti e corpi speciali, agricoltori e tutti quelli che riuscivano a comprarne uno.
Fu necessario attendere fino alla metà degli anni 50 perché potesse fregiarsi della Stella Mercedes sul cofano, corto e fortemente inclinato. Questo tipo di mezzo presenta attualmente una molteplicità di versioni in funzione degli specifici settori di impiego: porta-attrezzi per l’impiego nel corso di tutto l’anno, porta-attrezzi per uso in fuoristrada, nell’industria energetica, nel servizio antincendio boschivo e in applicazioni non civili.
Ad oggi ben 30 serie hanno lasciato le linee di produzione per un totale di circa 340.000 esemplari. Nessun altro veicolo industriale al mondo può essere impiegato come, macchina agricola, portattrezzi, truck, veicolo antincendio, autobus e macchina operatrice. In Mercedes manifestano un solo rimpianto, che è tanto robusto da avere difficoltà a sostituirlo.
Dopo 40 anni di lavoro gli Unimog, infatti, funzionano ancora alla perfezione… La nascita dell’Unimog è strettamente legata alla difficile situazione del periodo post-bellico, durante il quale la popolazione tedesca deve affrontare gravi problemi di approvvigionamento. Il 1945 ed il 1946 sono infatti segnati da un’assoluta precarietà di mezzi di sostentamento.
È proprio questa la cornice in cui Albert Friedrich, per molti anni responsabile dello sviluppo dei motori aeronautici in Daimler-Benz, idea un veicolo agricolo a motore in grado di accrescere la produttività in campo agricolo. In Italia se ne iniziarono a vedere alcuni a spasso nelle vie cittadine, mentre consegnavano merci trainando vagoni ferroviari montati su carrelli. Ma le funzionalità di Unimog sono legate solo alla fantasia di chi riesca meglio a sfruttare le sue infinite prese di forza.
Può montare lame spalaneve o turbine, attrezzi agricoli o per mantenimento delle strade, traina aerei, è una perfetta ambulanza fuoristrada, può fungere perfino da locomotiva su rotaie grazie ad un kit adattativo.
Con potenze crescenti nella sua storia, Unimog ha iniziato con 25 cavalli e oggi può arrivare a 280.
Ha operato in ogni nazione, in ogni deserto, è utile in ogni luogo dove sia necessario un mezzo della massima polivalenza.
La sua trazione integrale – inseribile all’inizio e oggi permanente – è servita da cambi con 16 marce avanti e altrettante in retromarcia, i differenziali possonoessere bloccati, ma soprattutto lo schema delle sospensioni comprende ponti a portale, che permettono una luce a terra “esagerata”, oltre 40 centimetri.
La produzione con marchio Mercedes viene avviata nel 1951 a Gaggenau, uno stabilimento nella Foresta Nera, nel centro dedicato ai veicoli industriali, e solo nel 2002 la produzione viene spostata nel nuovo stabilimento di Worth.
Per tutti coloro che lavorano in ambienti difficili però Unimog resta un grande fratello, sempre pronto a rendersi utile.