Le previsioni relative alle vendite restano positive, grazie agli incrementi degli ultimi mesi. Non sarà il -4,6%, infatti, a compromettere la stima per il 2017, che si stima sfiorerà i due milioni di immatricolazioni.
Con le 160.359 immatricolazioni di autovetture nuove registrate dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti nel mese di aprile, in calo del 4,6% rispetto alle 168.135 di
aprile 2016, il primo quadrimestre 2017 archivia 743.321 vendite, segnando un incremento
dell’8% sulle 688.497 dello stesso periodo dello scorso anno.
Nonostante l’effetto frenante dovuto ai due giorni festivi (due giorni lavorativi in meno valgono circa 10 punti percentuali, il mercato mantiene la propria effervescenza nell’area
delle immatricolazioni a società, mentre iniziano a flettere gli acquisti dei privati e non
sembra solo per un effetto mix canali di vendita.
Così, grazie ad un primo trimestre già più alto delle aspettative e al miglioramento dello
scenario macroeconomico atteso per i prossimi mesi, la previsione elaborata dal
Centro Studi e Statistiche di UNRAE mantiene la previsione di un totale anno a 1.996.000 vetture, in crescita del 9,3%, con circa 170.000 unità aggiuntive rispetto alle 1.825.700 vetture dell’intero 2016.
Il mercato si ritiene sarà caratterizzato, nell’anno, da un aumento della componente vendite a società e noleggio rispetto a quella dei privati, grazie al contributo di Superammortamento e Legge Sabatini per l’acquisto di beni strumentali che stanno incentivando gli investimenti delle aziende.
Dopo 2 anni consecutivi di incrementi intorno al 16%, quindi, il mercato auto nel 2017
tornerebbe a sfiorare il livello di 2 milioni di immatricolazioni totali, un volume di vendite
che torna a superare quello del lontano 2010.
Tornando all’analisi del mercato, fra i canali di vendita emerge una sostanziosa flessione
degli acquisti dei privati: -17,1%, che si confronta con un incremento del 14% dello stesso
periodo dello scorso anno. La quota di mercato degli stessi scende in aprile al 53,9% ed il
primo quadrimestre registra una flessione dei volumi dell’1,9%, al 57,2% del totale mercato
(-5,5 p.p.).
Le immatricolazioni a società, nonostante il confronto con un incremento del
22% dello scorso anno, segnano nel mese di aprile una crescita del 24,8%, un risultato non
direttamente imputabile all’accelerazione degli acquisti per sostituzione o ampliamento del
parco da parte delle aziende.
La loro rappresentatività, con un recupero di quasi 5 punti, raggiunge il 20,5% del totale
nel mese e del 18,1% nel primo quadrimestre, periodo nel quale i volumi si incrementano
del 35,5%. Rallenta la dinamica di crescita del noleggio che segna un +6,4% in volume,
determinato dalla spinta del breve termine (+17,1%), a fronte di una flessione del 2% del
lungo termine. Il totale noleggio nel cumulato gennaio-aprile mantiene un solido +15,7%,
con una quota che va a sfiorare 1/4 delle vendite totali del mercato.
Sul fronte delle alimentazioni rimangono sostanzialmente stabili in aprile gli acquisti di
auto diesel (+1,1%) e Gpl (+1,9%), a fronte di una forte diminuzione delle auto a benzina (-
15,5%), in flessione di quasi 4 punti percentuali di quota, che si ferma al 31,5%. Prosegue,
inoltre, la recessione del metano, che riduce di più della metà i suoi volumi, mentre si
confermano in crescita le auto ibride: +53,8%, sfiorando la soglia del 3% di quota di
mercato.
In calo tutti i segmenti del mercato, ad eccezione delle medie superiori del segmento D
che, con un +5,8% in volume, recuperano rappresentatività, al pari del segmento C che,
flettendo meno del mercato totale, si porta al 31,5% del totale. Stabili in quota le vetture
lusso e alto di gamma.
Dall’analisi per carrozzeria si segnala l’incremento a doppia cifra dei crossover, a fronte
di un calo generalizzato delle altre carrozzerie di volume. Si mantengono in attivo, inoltre, i
monovolume piccoli, le multispazio e le sportive.
Per concludere l’analisi del mercato, le vetture trasferite nel mese di aprile hanno
segnato una forte battuta di arresto: i 352.676 passaggi di proprietà al lordo delle
minivolture (le intestazioni temporanee a nome del concessionario in attesa della rivendita
al cliente finale), infatti, evidenziano una flessione del 12,3% rispetto ai 402.330 dello stesso
periodo 2016. Tale risultato porta il mercato dell’usato del primo quadrimestre in territorio
negativo, con 1.600.919 unità contro le 1.645.235 del gennaio-aprile 2016.