Suzuki taglia un traguardo importante. La Casa di Hamamatsu 62 anni dopo il lancio della prima Suzulight, avvenuto nel 1955, ha raggiunto il risultato di 25 milioni di auto vendute in Giappone.
Il 2017 è un anno importante per Suzuki: in Italia la Casa di Hamamatsu ha fatto registrare nei primi otto mesi dell’anno la maggior crescita tra i marchi di volume con un +43,9%. Inoltre, si è insediata stabilmente al secondo posto della classifica dei costruttori per numero di auto ibride immatricolate (fonte UNRAE).
Allargando lo sguardo all’Europa, il primo semestre dell’anno si è chiuso con un +24% e un obiettivo per l’anno fiscale 2017/2018 di 267.000 unità.
A livello globale, le proiezioni per l’anno fiscale 2017, che si chiuderà a marzo 2018, indicano una crescita prevista del 5,2%, con un totale di 3,07 milioni di veicoli. In Giappone, invece, Suzuki Motor Corporation ha festeggiato a fine agosto un risultato ancor più rilevante: 25 milioni di esemplari venduti nella sua storia sul mercato domestico.
Suzuki Motor Corporation ha adottato una strategia di crescita graduale e sostenibile a livello mondiale, proponendo modelli originali e capaci di soddisfare i gusti e le necessità dei clienti. Questa politica di business è la pietra angolare di una storia industriale costellata di successi.
L’ultimo importante obiettivo è stato raggiunto a fine agosto ed è quello dei 25 milioni di auto vendute sul mercato giapponese da quando la Casa di Hamamatsu è entrata nel settore delle quattro ruote. Il debutto della prima vettura, la “Suzulight”, risale all’ottobre del 1955 e in questi 62 anni a guidare le vendite sono sempre stati i modelli compatti.
Per quanto riguarda il Giappone la storica best-seller è la Alto, lanciata nel 1979 e da allora immatricolata in 5,77 milioni di unità. Al clamoroso risultato hanno contribuito anche la Wagon R+, con 4,48 milioni di pezzi dal 1993 in poi, e il minivan Carry, le cui varie generazioni si avvicendano dal 1961 e hanno totalizzato 4,46 milioni di immatricolazioni.
Nella top-five nipponica delle Suzuki di ogni tempo figura anche un modello strategico come Swift, caratterizzata da dimensioni adatte al mercato globale e dunque più vocata alle esportazioni. Allargando lo sguardo alla scena mondiale, il totale delle vendite di auto Suzuki di ogni tempo ammonta a 62,6 milioni.
In questo computo, accanto al Giappone, gioca un peso notevole tutta l’area asiatica. In India, dove Suzuki è leader assoluta del mercato con una quota di mercato nel segmento passenger car FY 2016 del 47,4%, sono stati sinora collocati 16,76 milioni di auto. Seguono poi in graduatoria la Cina, con 3,69 milioni di unità, e l’Indonesia, a quota 2,22 milioni.
I trend che emergono confermano la bontà delle scelte aziendali di Suzuki, che propone modelli in linea con le richieste di mercato, piacevoli da guidare ed espressione dello spirito di libertà Way of Life!. La Casa di Hamamatsu è stata pioniera nel puntare sulle dimensioni contenute e sulla leggerezza, grazie al know how sviluppato anche nei settori moto e fuoribordo dove il contenimento delle masse è un requisito imprescindibile.
Oggi Suzuki si pone nuovamente all’avanguardia con la sua Hybrid Generation, capace di abbattere realmente i consumi con un dispositivo leggero, compatto ed economico.
Per il futuro continuerà il cammino intrapreso con il piano industriale a medio termine Suzuki NEXT 100, come confermato al Salone di Francoforte, che prevede 20 nuovi modelli entro il 2020. In base ad esso, nel prossimo triennio saranno lanciati 12 nuovi modelli, con lo sviluppo di piattaforme modulari di dimensioni compatte e di efficienti motori a benzina.
Suzuki Motor Corporation è uno dei principali costruttori mondiali di automobili, motocicli e motori fuoribordo. Nel settore automobilistico l’Azienda è attualmente al 9° posto nella classifica mondiale dei Costruttori Automobili, con oltre 3 milioni di vetture prodotte all’anno, ed è leader sul mercato giapponese nei segmenti Keicar e Passenger car.
L’Azienda nasce nel 1909 da un’idea imprenditoriale di Michio Suzuki, che, nella cittadina di Hamamatsu, in Giappone, costruisce uno stabilimento per la produzione di telai tessili. Nel 1920 l’Azienda viene profondamente riorganizzata al fine di intraprendere il cammino industriale su scala internazionale, prendendo il nome di Suzuki Loom Manufacturing Co.
Nel 1954 l’Azienda diviene Suzuki Motor Corporation Ltd e l’anno seguente, nel 1955, nasce la prima automobile a marchio Suzuki.
Da allora in avanti, l’attività industriale nei differenti settori ha proseguito il suo incessante cammino di crescita, puntando su valori quali l’affidabilità, il design e l’innovazione.