Lo stato francese ha lasciato rilevare a Renault il 10% del pacchetto di 14 milioni di azioni per realizzare un’offerta riservata ai dipendenti.
Lo Stato ha infatti annunciato ieri la chiusura dell’operazione di cessione del 4,73% del capitale di Renault (equivalente a 14 milioni di azioni) tramite procedura di collocamento accelerato presso investitori istituzionali.
Tale cessione sottolinea il supporto dello Stato azionista al rafforzamento dell’Alleanza e si realizza in un clima di consolidata fiducia tra Renault e il suo azionista di riferimento. L’operazione interviene in un momento particolarmente opportuno, a supporto del Piano strategico a medio termine Drive The Future che il Gruppo Renault ha appena lanciato.
In linea con la normativa vigente, Renault ha deciso di acquisire un pacchetto del 10% dei titoli ceduti (pari a 1.400.000 azioni Renault) al prezzo di collocamento, nella prospettiva di realizzare un’offerta riservata ai dipendenti ed ex dipendenti del Gruppo Renault, per permettere loro di partecipare alle performance del Gruppo Renault.
Iniziative come questa non trovano spesso il palcoscenico adatto, difficilmente, infatti, le aziende coinvolgono i dipendenti secondo questa politica di incoraggiamento, che si potrebbe far risalire alla teoria socialista. In Italia una delle prime industrie a incoraggiare le maestranze attraverso il coinvolgimento di azioni fu il lanificio Marzotto.
I conti Marzotto, infatti, decisero che rendere i dipendenti proprietari di un certo numero di azioni (seppur di minoranza) li avrebbe resi partecipi all’andamento di un’industria che sentivano in parte di loro proprietà, inducendoli a lavorare meglio e con attenzione assoluta al prodotto finale.