Nuovo, integralmente nuovo l’edificio della filiale italiana della Mercedes, che ha fatto erigere uno stabile ultramoderno accanto alla sede già nota in via Giulio Vincenzo Bona 110 (l’ingresso è sempre lo stesso), a Roma, accanto alla Via Tiburtina e al Raccordo Anulare.
A quarant’anni dall’apertura della filiale italiana, Mercedes sceglie dunque nuovamente Roma per guardare al futuro e raddoppia il suo impegno con la Città Eterna inaugurando il nuovo headquarter italiano di Via Giulio Vincenzo Bona.
La casa della Stella ha provveduto a realizzare un edificio, costruito su misura, che ha posto al centro dei criteri di progettazione le persone, esaltando il valore del team working e la sostenibilità ambientale, con il 40% dell’energia utilizzata ottenuta grazie all’implementazione di differenti soluzioni di recupero energetico e da fonti rinnovabili.
In tutti questi anni, Roma ha sempre avuto un ruolo strategico per il marchio tedesco: da car2go, protagonista della sharing economy, al debutto di mytaxi, passando per il successo della smart, che proprio nella capitale ha trovato la sua città di adozione a livello mondiale, con oltre 170.000 unità immatricolate in meno di venti anni.
E non poteva che essere Roma la miglior candidata al ruolo di prima electric city italiana, a fianco di Mercedes-Benz e smart per una nuova rivoluzione che entro il 2020 vedrà la conversione dell’intera gamma smart, unicamente elettrica, e l’arrivo dei primi prodotti della famiglia EQ, nuovo marchio dedicato interamente all’elettrico.
”Sono felice di iniziare la mia esperienza in Italia in una nuova sede che rappresenta il futuro di questa azienda – ha dichiarato Marcel Guerry, presidente di Mercedes-Benz Italia – Roma è una città in cui vogliamo continuare ad investire, offrendo il nostro contributo nello sviluppo di un ecosistema di mobilità realmente sostenibile, sempre più connessa, autonoma, condivisa ed elettrica”.
Se il tormentone del “CASE”, incentrato sulla mobilità del futuro che prevede auto connesse, autonome, condivise ed elettriche, ci ha seguiti fino ad oggi, il mantra cambia in dirittura di arrivo del 2018.
Al centro di questa filosofia quattro strade parallele, quattro modi di interpretare la mobilità di domani, che il gruppo di Stoccarda adotterà a breve.
La prima strada è sicuramente quella delle emissioni zero, con l’introduzione dei veicoli ad alimentazione elettrica. In attesa del 2022, quando verranno lanciati più di dieci veicoli elettrici, il primo passo del gruppo tedesco è stato compiuto grazie a smart: da settembre 2019, infatti, a listino sarà possibile trovare solo la gamma elettrica.
Ma elettrificazione per Mercedes vuol dire anche EQ, nuovo marchio dedicato all’elettrico, in cui il gruppo ha investito circa 10 miliardi di euro, oltre all’introduzione di un’alimentazione alternativa pulita anche nel campo dei veicoli industriali.
Se la prima strada può essere una soluzione alternativa, soprattutto per gli spostamenti cittadini, la seconda può offrire un aiuto concreto a chi si sposta quotidianamente macinando centinaia di chilometri. Questo “filone” punta infatti sui modelli ibridi plug-in. Si tratta di un tipo di alimentazione al momento introdotta su Classe C ma anche sulla gamma GL nelle versioni E e C (anche coupé) e non poteva mancare sulla S (la trazione ibrida della S 560 combina i 367 cavalli del motore a benzina V6 ai 90 kW di potenza elettrica).
E ibrido per Mercedes non vuol dire solo alimentazione benzina-elettrico. In questo percorso verso la mobilità sostenibile, la casa di Stoccarda punta a fornire un contributo sostanziale per ridurre ulteriormente i consumi a livello di flotta.
Il nuovo motore diesel quattro cilindri OM 654 è il capostipite di una famiglia di propulsori Mercedes-Benz destinata a fissare nuovi standard di riferimento. Il gruppo, che ha investito 3 miliardi di euro nello sviluppo del diesel, in un momento storico non molto positivo per questo tipo di alimentazione, ha intenzione di lanciare una propulsione ibrida che preveda l’abbinamento di un motore elettrico al motore a gasolio più efficiente per migliorare le prestazioni e ridurre i consumi nel momento in cui l’alimentazione elettrica si esaurisce, durante la marcia.
L’ultima strada per la mobilità del futuro passa invece per i servizi integrati ovvero le mobility solution intelligenti. In questo senso, la strada di Mercedes è tracciata da due servizi che, negli anni, hanno conquistato il parere favorevole di centinaia di migliaia di clienti: stiamo parlando del servizio MyTaxi, che a breve introdurrà un’app per la condivisione dei passaggi a bordo dell’auto bianca, e del Car2go, car sharing per i centri urbani con le smart (in alcuni Paesi si è già passati alle auto con alimentazione totalmente elettrica).
Insomma, la mobilità del futuro per Mercedes è sicuramente pulita e sostenibile e segue il filone del “CASE” annunciato un anno fa dal costruttore. Una scelta che ha premiato il gruppo anche quest’anno con oltre 85.000 unità vendite in Italia da gennaio a novembre, oltre mille solo del brand sportivo AMG, anche se non bisogna dimenticare che è andata bene pure nel segmento dei van (9.300 clienti italiani) e dei truck (oltre 3.500).
(ANSA)