Consumi ancora in calo a gennaio/febbraio per il settore autotrazione, scendono dello 0,8% – quasi un punto – mentre la spesa continua a salire, nello stesso periodo è cresciuta di un + 1,4%, con numeri assoluti da brivido, la spesa degli italiani ha toccato gli 8,3 miliardi di euro.
In gennaio e febbraio gli italiani hanno speso per l’acquisto di benzina e gasolio auto 8,3 miliardi di euro, con una crescita rispetto allo stesso mese del 2017 di 111 milioni (+1,4%). La stima è stata fatta dal Centro Studi Promotor che ha utilizzato la sua banca dati sui consumi e prezzi dei carburanti costruita su informazioni ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico.
L’aumento della spesa del primo bimestre del 2018 è dovuto, non ad una crescita dei consumi, che sono invece in calo (-0,8%), ma alla dinamica dei prezzi alla pompa che rispetto al gennaio e febbraio 2017 sono più elevati dell’1,03% per la benzina e del 2,64% per il gasolio.
A proposito di prezzi alla pompa, sottolinea il Centro Studi Promotor, va segnalato che proprio a febbraio la tendenza all’aumento si è invertita con la prospettiva di un ritorno a breve ai livelli del 2017.
Degli 8,3 miliardi spesi dagli italiani ben il 62% e cioè 5,2 miliardi sono affluiti nelle casse dello Stato grazie all’accisa sui carburanti e all’Iva che si applica sulla somma dell’accisa e della quota che va alla produzione e alla distribuzione, quota che è stata nel primo bimestre di 3,2 miliardi di euro con una crescita del 4% sullo stesso periodo del 2017.
A QUESTO AGGIUNGIAMO UNA NOTA DELLA REDAZIONE:
Il disequilibrio nel rapporto tra costo unitario del carburante alla pompa e i consumi vanifica in gran parte gli sforzi compiuti dall’industria automobilistica nella sua globalità, inducendo molti automobilisti e lasciare l’auto a casa.
Se questo può essere un fattore di vantaggio per ambiente e congestione del traffico, per contro limita però la libertà di movimento dei cittadini. Viaggiare in treno o aereo è un’alternativa valida, infatti, da considerare con attenzione per una somma di fattori positivi, però noi – gli italiani che nutrono sempre voglia di indipendenza e aborrono i gioghi di qualunque tipo – vorremmo almeno la libertà di scegliere il vettore in base alle singole esigenze.
Poi benvenute anche le restrizioni alla circolazione là dove si renderanno necessarie, anche se questo discorso si dovrebbe allargare a prendere in considerazione molte altre categorie di agenti inquinanti per produzione CO2 e NOx, dai riscaldamenti delle abitazioni ai fumi industriali, dagli scarichi degli aerei fino a quelli della navi e molto altro ancora….