Arte nel cuore anche quando ancora non ne era cosciente, il primo uomo è nato nomade. Nomade e artista, perché ha lasciato testimonianza dei suoi spostamenti nelle incisioni rupestri, sorta di rudimentale diario di viaggio preistorico.
Da allora, il viaggio e l’uomo continuano ad essere un binomio inscindibile, tanto che Bob Dylan si chiedeva quante strade debba percorrere un uomo prima di potersi definire tale.
Se il viaggio è nato con l’uomo, Michelin è nata con il viaggio e continua a scriverne il diario iniziato su pietra decine di migliaia di anni fa. Certo, ha cambiato penna. Oggi utilizza tablet e smartphone, ma anche secchio e pennello e, al posto della pietra, può servirsi anche di un muro.
Dal 7 aprile, infatti, su un muro di corso di Porta Romana 112, a Milano, è dipinto un “c’era una volta” che racconta un viaggio dalle mille possibilità e destinazioni.
Un papà e un bambino camminano lungo una strada. Il papà regge il bambino, facendolo camminare davanti a sé, con i piedi sui suoi. Dove vanno? Come sarà il loro viaggio? Mentre passiamo a piedi, in tram o in auto, il papà e il figlio ci pongono domande.
Inizia così il nostro viaggio, anzi, i nostri viaggi: dall’immagine al pensiero, dalla parete di 260 metri quadrati alla realtà virtuale e aumentata. Neve, infatti, lo stesso artista che ha dedicato al patrono di Milano, Sant’Ambrogio, un murale alle Colonne di San Lorenzo, ha dato l’ultima pennellata all’opera il 7 aprile.
Il 14 e il 15 di Aprile, dalle 10:30 alle 18:30, davanti al suo murale saranno distribuiti visori con cui ci si potrà tuffare nella realtà virtuale, muovendosi all’interno dell’opera, accanto ai suoi personaggi.