• Login

Videomotori

  • Auto
  • Normative
  • Tecnologia
  • Video
  • Download
  • Nuovo download disponibile
NOTIZIE LAMPO
  • Videomotori Puntata 768 (36 Palinsesto 24/25) SD/HD   |   10 Giu 2025

  • Videomotori Puntata 767 (34 Palinsesto 24/25) SD/HD   |   03 Giu 2025

  • Videomotori Puntata 766 (33 Palinsesto 24/25) SD/HD   |   28 Mag 2025

  • Videomotori Puntata 765 (32 Palinsesto 24/25) SD/HD   |   20 Mag 2025

  • Videomotori Puntata 764 (31 Palinsesto 24/25) SD/HD   |   13 Mag 2025

  • Videomotori Puntata 763 (30 Palinsesto 24/25) SD/HD   |   05 Mag 2025

 
Sei qui :Home»Altro»Suzuki DF350A: una rivoluzione nell’innovazione

Suzuki DF350A: una rivoluzione nell’innovazione

Suzuki come costruttore di motori per la #nautica ha conquistato molti premi, fra cui ben sette “award” attribuiti ai fuoribordo 4 tempi #suzuki dalla principale associazione di costruttori nautici, l’americana NMMA, che nel tempo ha premiato l’innovazione presente nella gamma dei fuoribordo #suzuki (www.suzuki.it).

Tali riconoscimenti hanno riguardato, ad esempio, il sistema d’iniezione elettronica per i fuoribordo 4 tempi presentato nel 1977; il DF250A, il primo fuoribordo 4 tempi da 250HP, nel 2003; il DF300A perché è stato anch’esso il primo al mondo, nel 2006, a segnare un nuovo limite per i motori 4 tempi, quello dei 300HP. E oggi il nuovo #df350a da 350HP è un’ulteriore pietra miliare nella storia di suzuki, “The Ultimate 4-Stroke Outboard”, la fabbrica dei migliori fuoribordo 4 tempi.

Il mercato attuale richiede motori fuoribordo di potenza sempre crescente.

Questo è un trend che ha spinto cantieri e progettisti di barche a disegnare scafi adatti a tali potenze, anch’essi più grandi, portando spesso a trasformare in “outboard” anche le barche che un tempo adottavano sistemi di propulsione entrobordo ed entrofuoribordo.

Per rispondere a questa necessità; per aumentare il feeling con i diportisti che hanno tale tipologia di scafi; per superare le implicazioni tecniche necessarie per continuare a realizzare il miglior fuoribordo possibile, anche se di potenza più elevata; #suzuki ha messo in atto un grande impegno a livello ingegneristico, volto a innovare continuamente la propria gamma di motori, sfidando un ambito, quello motoristico, dove la tecnologia è ai massimi livelli.

Come rendere più potente un #motore non è più un mistero. L’aumento della cilindrata, l’utilizzo di una sovralimentazione o di un turbocompressore volumetrico danno più potenza.

Tuttavia, l’uso di cilindrate più grandi implica una maggiore quantità di combustibile da bruciare e inoltre rende i motori più pesanti, fattore che porta con sé tutta una serie di problematiche sia per le imbarcazioni, strutturali e di assetto, sia per la componentistica legata al loro utilizzo, creando spesso problemi di affidabilità.

Oltre a ciò, è facile immaginare quanto la velocità dell’imbarcazione dipenda dal design dello scafo, dell’opera viva, dall’installazione dei fuoribordo e, non ultimo, dall’idrodinamica del piede del #motore e dalle eliche.

Nello sviluppo del nuovo #df350a, per il progetto e l’ingegnerizzazione del #motore, #suzuki è partita da zero, in modo da poter considerare tutti i possibili fattori negativi, risolvendoli senza condizionamenti.

Innanzitutto, #suzuki ha esaminato il tradizionale design di un fuoribordo con elica singola. È una soluzione tecnica efficace nel creare una spinta in avanti, ma che, come effetto secondario ma non trascurabile, specie quando si hanno molti cavalli da scaricare in acqua, ha un rendimento inferiore perché genera un consistente effetto evolutivo corrispondente al verso di rotazione dell’elica.

C’era un modo per convertire questo spreco di energia in potenza e migliorare l’efficienza dell’elica?

Altra riflessione è stata fatta sulla scatola del cambio. In navigazione la parte del piede fuoribordo che contiene la scatola degli ingranaggi, interrompe il flusso d’acqua sull’elica. Un #motore con più potenza e coppia richiede teoricamente ingranaggi più robusti e grandi, necessari per trasmettere efficacemente le forze in gioco dall’albero di trasmissione all’elica.

Quando si parla di motori grandi, dunque, i costruttori sono portati a utilizzare cambi più grandi, che comportano una forma del piede altrettanto voluminosa, che causa disturbo al flusso idrodinamico e genera acqua turbolenta verso l’elica.

Per tale motivo in suzuki ci si è chiesti: possiamo migliorare tale condizione, progettando un cambio con ingranaggi altrettanto robusti ed efficaci ma più piccoli, in modo che il nostro piede sia più idrodinamico e garantisca una drastica riduzione del problema?

L’impegno degli ingegneri suzuki in tal senso è stato totale, hanno utilizzato ogni strumento per trovare la soluzione, dalle simulazioni al computer ai test in mare. Alla fine, però, il piede del #df350a, col suo cambio a rapporti ridotti ha risolto il problema, segnando un nuovo punto di riferimento sul mercato, migliorando significativamente il modo in cui un fuoribordo converte la potenza del #motore in spinta subacquea.

cambio costruttori df350a elica energia fuoribordo ingegneri ingegnerizzazione potenza problema progetto rapporti scatola Suzuki 2017-09-22
admin
Twitter Facebook Google + Stumble linkedin Pinterest Altro

Articoli correlati

Harley – Davidson® e il marchio Jeep® ancora insieme

Harley – Davidson® e il marchio Jeep® ancora insieme

admin 30 Apr 2018
Gruppo Renault entra nell’editoriale Challenges

Gruppo Renault entra nell’editoriale Challenges

admin 18 Dic 2017
Arriva Diogene. “Legge” chilometri reali di auto usate

Arriva Diogene. “Legge” chilometri reali di auto usate

admin 28 Feb 2018

bannerok.png

Download disponibili

  • Videomotori Puntata 768(35 24/25)HD
  • Videomotori Puntata 768(35 24/25)SD
  • Videomotori Puntata 767(34 24/25)HD
  • Videomotori Puntata 767(34 24/25)SD
  • Videomotori Puntata 766(33 24/25)HD
  • Videomotori Puntata 766(33 24/25)SD
  • Videomotori Puntata 765(32 24/25)HD
  • Videomotori Puntata 765(32 24/25)SD
  • Videomotori Puntata 764(31 24/25)HD
  • Videomotori Puntata 764(31 24/25)SD

Archivi

Redazione

La trasmissione VIDEOMOTORI è nata 19 anni fa, nel 2006, per iniziativa di Maurizio Caldera e Alessandro Mariottini che, all’inizio del 2020,hanno passato le consegne a Valerio Boni e Saverio Villa.
L’obiettivo di VIDEOMOTORI è quello fornire gratuitamente a emittenti locali e siti web un programma/contenitore dedicato al mondo delle auto e della mobilità in generale da mandare in onda o rendere disponibile online liberamente, senza vincoli contrattuali, secondo le diverse esigenze di programmazione.
Dal 2006 ad oggi, ha coinvolto un numero crescente di emittenti in tutta Italia, oltre a numerose testate online.
Attualmente VIDEOMOTORI viene diffusa da 116 emittenti/web tv, distribuite su tutto il territorio nazionale, 30 delle quali con ascolti certificati da Auditel.
VIDEOMOTORI rappresenta un’ottima soluzione per aiutare emittenti televisive e siti web a guadagnare visibilità e collaborazione dalle concessionarie oltre alla pubblicità locale, che può essere facilmente e liberamente inserita nella trasmissione, costituita da servizi separati tra loro, utilizzabili anche singolarmente.

Contattaci

[recaptcha theme:dark size:compact]

Privacy e Note legali

  • Informativa privacy
  • Note legali
© Copyright 2017 AMC Video & Comunicazione s.a.s., All Rights Reserved
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.OkLeggi di più