L’occasione fornita dall’apertura di Autopromotec, salone nei padiglioni della fiera di Bologna dedicato a ricambi e componenti è servita anche per un convegno in cui si è parlato di sicurezza a 360 gradi, promosso da Assogomma e cui sono intervenuti Assoruote, Polizia Stradale, Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane, insomma una vasta rappresentanza dei Corpi dello Stato.
Il dibattito è stato aperto dal rappresentante dell’ANFIA, associazione di categoria che raccoglie i costruttori di auto, autobus, rimorchi, veicoli industriali e commerciali, ma anche pneumatici e componenti.
Il pianeta veicoli e componenti consta di 2000 aziende, con un fatturato vicino ai 40 miliardi di euro, e di queste sono 57 le imprese (+26% rispetto al 2015) confluite in ANFIA, con 136.000 addetti complessivi.
Tutti i convegnisti si sono trovati d’accordo con il filone annunciato da Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, cioè stimolare l’aumento della sicurezza stradale, sia salvaguardando l’incolumità degli automobilisti, sia preoccupandosi di far arrivare sul mercato solo prodotti rispondenti alle norme e omologazioni in vigore nel nostro Paese.
La presenza di prodotti non omologati, infatti, costituisce una turbativa che disturba l’attività delle aziende “serie” e insieme un pericolo per gli automobilisti. Se si montano pneumatici non adatti all’auto si è a rischio dello scoppio di una gomma durante la marcia. Le conseguenze per auto e umani sono facilmente immaginabili, oltre che per il mezzo che provoca l’incidente anche per qualche malcapitato che si trovi a passare in quel momento.
Uguale attenzione va riservata alle ruote, che devono rispondere ai requisiti di sicurezza che vengono attribuiti solo a prodotti omologati. Le importazioni di cerchi di provenienza da fabbriche che non badano troppo alla qualità finale del prodotto mettono a repentaglio la sicurezza delle auto e degli occupanti.
Una recente norma liberatoria, inoltre, ha permesso a CHIUNQUE di poter aprire un negozio di “gommista” con regolare licenza, senza più dover avere una dotazione minima di attrezzature che garantisca un lavoro sicuro e di qualità. Questa norma dovrebbe essere abrogata, invece, secondo una richiesta che sarà presto avanzata in merito al ripristino delle dotazioni minime, a garanzia di una selezione severa degli operatori nel settore pneumatici.
“Ogni anno in Italia si montano 30 milioni di pneumatici e quasi 1.000.000 di ruote – ha ricordato Corrado Bergagna, presidente di Assoruote – quindi ci troviamo davanti ad un fenomeno di grande rilievo, che deve essere guidato verso l’ottimizzazione di prodotti e operatori del settore.”
Si sta verificando, allo stesso tempo, un fenomeno di proporzioni importanti riguardo all’importazione di pneumatici usati dai mercati del Centro-Nord Europa, con battistrada al limite della legge (1,6 millimetri di profondità del battistrada), entrati in Italia come Pneumatici Fuori Uso (PFU) poi rilavorati, scolpiti nuovamente (con relativo indebolimento della carcassa), e rimessi in circolazione, riproponendoli ad utenti che vogliano risparmiare, inconsci di minare la propria sicurezza di marcia.
Assogomma cerca di esercitare un controllo su tutti questi fenomeni, e ne rende partecipi Polizia e Guardia di Finanza; è stata fondata 17 anni fa, e da 15 opera in accordo con Polstrada e Fiamme Gialle, una ideale sentinella a tutela della sicurezza di tutti. In tanti anni ciò ha contribuito a ridurre sensibilmente il numero di vittime della strada, si pensi, ad esempio, che negli anni 50 nel nostro Paese circolava un milione di auto e gli incidenti mortali erano 8.000 l’anno. Oggi i veicoli circolanti sono quasi 40 milioni, ma le morti non sono cresciute in proporzioni, anzi diminuiscono ogni anno. L’obiettivo europeo è di ridurle allo zero entro il 2020.
Alla base di tutto il costante controllo non solo delle auto circolanti, ma anche di produttori senza scrupoli che riparano pneumatici fallati o consumati, importatori di cerchi e componenti da mercati privi di norme e controlli di sicurezza. In questa direzione si muovono le Associazioni di categoria e i Corpi di Polizia dello Stato.