Commerciali crescono in maggio, dopo un aprile ancora in sordina.
Dopo 38 mesi di continua crescita, infatti, il mercato dei veicoli commerciali aveva subito un’interruzione in aprile, sia per le festività Pasquali, sia per il mese di soli 30 giorni.
La contrazione di aprile aveva registrato una flessione del 9,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, destando perplessità e qualche preoccupazione per l’andamento negativo. Con maggio però il mercato ha preso nuovamente respiro, tornando a registrare per i veicoli da lavoro un incremento dell’8,7% con 16.540 unità, oltre 1.300 in più delle 15.210 dello scorso anno.
Queste le stime del Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE (http://www.unrae.it) – l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – che riferisce, inoltre, che nel periodo gennaio-maggio 2017 i veicoli commerciali hanno fatto registrare un buon risultato, raggiungendo le 72.876 unità immatricolate, e con un aumento delle vendite del 4,9% rispetto alle 69.461 di un gennaio-maggio 2016, che a sua volta aveva già riportato un’ottima performance con un +32,1%.
A riportare al segno positivo l’andamento delle vendite per i commerciali sono stati soprattutto i canali del noleggio e le autoimmatricolazioni, che hanno consentito in questo modo anche il rinnovo di un parco circolante dei veicoli da lavoro che ha una forte necessità di ringiovanimento.
Classificata agli ultimi posti in Europa per la vetustà del parco circolante – sia dei mezzi da lavoro, sia delle automobili – l’Italia deve porsi come traguardo anche quello della crescita costante delle immatricolazioni di veicoli commerciali, fattore che si può ritenre anche un volano in grado di trascinare l’economia nazionale.
È doveroso sottolineare, inoltre, che alla rinascita di questo segmento di mercato abbiano contribuito in maniera determinante il rinnovo delle agevolazioni fiscali derivanti dal Superammortamento e della Legge Sabatini, che è auspicabile diventino strutturali, vista la positiva influenza sugli investimenti in beni strumentali.
Questi due provvedimenti hanno anche migliorato il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese, fattore decisivo per raggiungere gli incrementi di vendite che erano stati posti come obiettivo.